Programma

Liberare la formazione
per generare possibilità

2015 Milano – Novembre 13 e 14
Hotel Michelangelo
Piazza Luigi di Savoia, 6

Venerdì 13 Novembre

9.00
Registrazione partecipanti

9.30
Introduzione al Tema del XXVII Convegno Nazionale
Antonello CalvarusoPresidente Nazionale AIF
Francesco VaraniniResponsabile Scientifico del Convegno

10.10
Passato, presente e futuro della formazione
Narrare la storia della formazione in Italia e dell’evoluzione della figura del formatore aziendale è un po’ come narrare la storia dell’AIF: dalle ragioni della sua fondazione al modo con il quale per 40 anni è stata il punto di riferimento della formazione in Italia.
La narrazione è l’occasione per interpretare il presente e tracciare un sentiero verso il futuro alla luce della storia vissuta.

La formazione oggi tra confini e frontiere
Giuseppe Varchetta – Psicosocioanalista, Formatore manageriale
La storia della formazione in Italia ci porta a guardare come la formazione si rivolge a soggetti diversi: soggetti organizzativi, soggetti politici, soggetti umani.

Comprendere i contesti sociali e politici
Mario Unnia – Politologo, Esperto di relazioni industriali, Formatore
Nella cultura del formatore, e nel suo ruolo di progettista di formazione, è rilevante la conoscenza del contesto, e in particolare della stratificazione sociale. In politologia la stratificazione sociale di un determinato contesto è costruita tenendo conto dello span of control (risorse che una persona gestisce nel suo ruolo).

Arcipelago formazione
Domenico Lipari – Sociologo, Studioso di processi formativi
Ripercorrendo la storia dell’agire pratico, e dell’identità dei formatori italiani, possiamo cogliere le tracce dell’evoluzione del ruolo e l’emergere di una ‘nuova formazione’.

Soggettualità nell’apprendimento
Piero Trupia – Filosofo, Formatore
Il processo di apprendimento osservato dal punto di vista del soggetto, mosso da un proprio progetto a da una personale assunzione di responsabilità in merito al proprio futuro.

11.15
Intervallo

11.30
Come la formazione può cambiare il mondo
Tiziana Bernardi – Manager
Una importante manager, dopo varie esperienze in altri settori, è stata Head of Learning Center HR Management presso un grande Istituto di Credito italiano. Con il 30 ottobre ha lasciato questa posizione.
L’esperienza di manager e di responsabile della formazione è messa ora a disposizione di un progetto sociale di formazione per il cambiamento. Il progetto ha sede in Africa ed ha come centro un monastero benedettino.

11.50
Interazione con i partecipanti

12.30
Narrare la propria storia. Come la formazione cambia la vita

Anna Deambrosis – Direttore Welfare di Reale Mutua Assicurazioni, Amministratore Delegato Blue Assistance
Crescere fino a assumere ruoli manageriali. Si passa così dall’essere fruitori di un’offerta formativa al progettare la crescita collettiva dei propri collaboratori.

Bice Dellarciprete – Project Manager
Stefania Venturi – Consulente
Raccontare un percorso formativo. Qualcosa che inizia come liberazione della mente, avvicinamento alla cultura umanistica e conduce poi a ripensare se stessi non più come ‘lettori’ ma come ‘autori’ della propria vita.

13.15
Il vino come asset intangibile e l’asset intangibile come vino
Sandro Sangiorgi – Scrittore e curatore del progetto editoriale e didattico “Porthos”
L’analogia tra ‘vino’ e ‘conoscenza’, tra alimento del corpo e della mente, è fonte di stimolanti riflessioni.

13.30
Pranzo

14.30
Narrare la propria storia di manager della formazione
Elvira Goglia – Responsabile Formazione INAIL
Vincenzo Caridi – Responsabile Formazione INPS
Giusi Miccoli – Amministratore Unico ASAP
La propria storia di vita e la propria formazione personale sono la fonte delle scelte che quotidianamente si fanno in qualità di manager dediti allo sviluppo delle persone.

Incontro tra domanda e offerta formativa in azienda
Maurizio Castagna – Presidente MIDA
Michela Santi – Talents and Organization Effectivenesss Southern Europe at Mondelez International
La relazione tra bisogno e proposta, tra domanda e offerta, è aspetto chiave di ogni progetto formativo. Due professionisti raccontano come, nel loro diversi ruoli, hanno lavorato insieme, costruendo reciproca stima.

15.20
Formazione alla libertà: etica, vocazione e scelte di vita
Giacomo Prati – Formatore
Emanuela Trevisi – Formatrice, Fondazione ASPHI Onlus
Durante l’intervista verrà analizzato il mondo in cui i processi formativi possono supportare i disabili e le aziende ad agire in una logica di inclusione. Si vedrà come le tecnologie e gli strumenti informatici possano favorire processi di democratizzazione ed emancipazione.
Quando la formazione è inclusiva, infatti, è progettata per tutti. Si ragionerà in una logica di formazione partecipativa che ci permetta di sviluppare una formazione democratica per una società più democratica.

Vita da formatore
Emanuele Kettlitz – Formatore
La vita del formatore tra etica personale, etica del ruolo e andamenti del mercato

16
Scenario globale, nuovi trend, politiche istituzionali: il caso Italia
Alberto F. De Toni – Rettore Università di Udine, consulente e formatore
In un contesto globale, siamo chiamati ad agire valorizzando le nostre differenze. Ciò che possono e debbono fare la scuola, l’università, la formazione aziendale. Ciò che può e deve fare ogni cittadino.

16.20
Intervallo

16.35
Lavoro di gruppo sulla “liberazione della formazione”
Ogni gruppo si auto organizza, può ridefinire il tema proposto e scindersi in più gruppi o fondersi con altri gruppi. Ciascun gruppo dovrà riflettere in modo critico sul tema del convegno e sulle opinioni esposte dai relatori, focalizzando l’attenzione su un ambito specifico, proponendo nuove domande o possibili soluzioni. Ogni gruppo può, volendo, continuare i propri lavori dopo cena.
Si propongono questi gruppi:
Liberare la formazione nelle organizzazioni aziendali
Liberare la formazione per una cittadinanza attiva
Liberare la formazione percorsi di crescita personale e autoformazione
Liberare la formazione tramite tecnologie

20.30
Cena sociale, presso l’Osteria del Treno

Dopocena
Liberare la formazione: Suggestioni cinematografiche
Sergio Di Giorgi e Dario D’Incerti, del gruppo di lavoro ForFilmFest-Festival del cinema per la formazione
Il cinema è sempre fonte di stimoli e nuove immagini. Mezz’ora per ripercorrere attraverso brani di film i temi del Convegno.

Sabato 14 Novembre

Ore 9.00
Presentazione del lavoro dei gruppi
Suggerimenti, istanze, idee e dubbi sugli argomenti elaborati nel pomeriggio precedente. Il tempo sarà equamente ripartito tra tutti i gruppi. La modalità espositiva è libera.

Ore 10.30
Intervallo

Ore 10.45
Uno sguardo oltre i consueti confini
A partire dal lavoro svolto dai gruppi di lavoro è possibile immaginare una formazione che, oltre a quella orientata alla specializzazione e alla professionalizzazione, possa accompagnare la persona per tutta la vita?
La scuola e l’università, così come la formazione aziendale, spesso orientata alla sola riqualificazione professionale, sono articolazioni di una formazione intesa come diritto di cittadinanza. Il diritto all’istruzione è un punto di partenza, non più di arrivo. Ci sono esempi di politiche formative sviluppate in vari paesi e contesti culturali che conducono verso una formazione ‘senza confini’. Un ripensamento della figura del formatore va di pari passo all’assunzione di responsabilità da parte di ognuno in merito alla propria ‘formazione permanente’.

Gianluca Bocchi – Filosofo della scienza, Università di Bergamo
Davide Della Bella – Direttore di ECOLE, Enti COnfindustriali Lombardi per l’Education
Maria Giovanna Garuti – Formatrice, ISMO
Fernando Giancotti – Generale di Squadra Aerea, Aeronautica Militare
Enrico Parsi – Direttore Scuola Coop
Arduino Salatin – Preside dell’Istituto Universitario IUSVE, Venezia

12.30
Interazione con i partecipanti

13.00
Elementi per il manifesto della formazione liberata
Antonello Calvaruso – Presidente Nazionale AIF

13.30
Saluti