Dopo il Convegno, qui continuiamo a lavorare insieme

CONVEGNO-AIF-2015-1200

LIBERARE LA FORMAZIONE
per generare possibilità
XXVII Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori
Milano, 13 e 14 novembre 2015

La metafora del titolo, Liberare la formazione, vuole proporre un percorso che recupera e valorizza la grande tradizione storica della formazione in Italia, di cui è portatrice, da quaranta anni, l’AIF. Si tratta ora di far emergere, da questa tradizione, risposte a cogenti bisogni presenti, e ad esigenze emergenti, basilari per il nostro futuro personale, per il futuro del nostro paese e del mondo.
La formazione è stata intesa essenzialmente come ‘formazione aziendale’, ma oggi le aziende non sono più in grado, o non sono più interessate, a farsi carico di vasti piani formativi, mentre assume importanza crescente la formazione finanziata. La formazione è stata essenzialmente formazione erogata in aula, mentre oggi le modalità formative, supportate da diverse tecnologie, si moltiplicano. La formazione è stata rivolta a intere popolazioni aziendali, a gruppi di persone, mentre oggi si va diffondendo, e appare sempre più necessaria, la formazione costruita sui bisogni e sulle aspettative di una singola persona. La formazione si è fondata su una netta separazione dei ruoli di docente e discente, mentre oggi appare sempre più un processo che coinvolge attori che sono al contempo docenti e discenti.
La formazione è stata intesa come formazione rivolta a persone dotate di un ‘posto di lavoro’. Ma oggi sempre di  più appare importante pensare ad una formazione rivolta a coloro che non hanno lavoro.
La formazione è stata intesa, in senso stretto, la formazione degli adulti, ma oggi appare particolarmente importante guardare, con uguale attenzione, alla formazione dei giovani, degli adulti, e di coloro che sono, con sempre meno motivi, considerati ‘anziani’.
Liberare la formazione dalle consuetudini significa sprigionarne le potenzialità. La figura del formatore, così, nata come ‘formatore aziendale’, può essere intesa in senso più lato, fino ad abbracciare tutti coloro che nella Scuola, nell’Università, e in genere nella società, si occupano di apprendimento e di trasferimento delle conoscenze.
La formazione apparirà così come fonte di spazi di libertà per ogni cittadino.
Guardando, alla luce del passato e del presente, al futuro della formazione, sarà così anche possibile immaginare e costruire il futuro dell’Associazione Italiana Formatori.